Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. Epicuro, Lettera a Meneceo.
Di Epicuro non ricordavo molto, solo un senso di pessimismo con il quale questa frase sembrava non conciliarsi. All’inizio ho pensato che forse io non avevocapito nulla della sua filosofia… Così sono andata a rileggere i miei appunti di almeno 4 anni fa (un grazie a Laura che mi ha convinta a tenere tutto!).
Rileggendoli mi sono resa conto che tutto è nella definizione di felicità e che la mia visione è molto diversa dalla sua. Secondo lui la felicità era qualcosa di asettico e impersonale. Credo che avrebbe ritenuto i computer degli esseri perfetti perché senza emozioni. Per me è tutto l’opposto. Lavorando con le macchine ritengo che le persone-computer non sarebbero felici, anzi! Per me la felicità inizia dalle emozioni, quindi non potrebbere esistere senza. Forse sto continuando a fraintendere Epicuro e la sua filosofia, oppure semplicemente la mia e la sua sono contrapposte.
Comunque sia, quella frase è una verità innegabile.